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NEW STAZ

Via Attavante, 5 -Firenze (zona via Pisana)

 

INFO:      0554684591  -  3282793144  -  3393318580  -  info@teatroo.it

 

 

CORSO BASE

 

I anno

disinibizione

improvvisazione
senso
del ridicolo
giochi vocali
respirazione
improvvisazione
il gesto
dizione e pronuncia
saggio finale

 

 

CORSI AVANZATI

 

II e III anno


 

interpretazione
studio
del personaggio
corpo vocale
copione mimico
messa in scena

 

 

 

 

I ANNO

corso base

 

”Percorso tra i sensi: col corpo, nella voce, in gruppo“. La scoperta delle proprie capacità espressive (improvvisazioni, disinibizione, senso del ridicolo); il corpo (rilassamento, respirazione, fiducia nell'altro); la voce (canale del suono, tipi di voce, giochi vocali); il gruppo (esercizi collettivi, socializzazione, scoperta dei limiti propri e altrui). E’ previsto un saggio finale a teatro.

 

Accesso al corso aperto a tutti.

 

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II ANNO

corso avanzato

 

Una parte fondamentale del percorso del II anno consiste nella ricerca dell'espressione dei sentimenti, sia quelli più estroversi e grotteschi sia quelli più intimi e nascosti. L'operazione di dare il proprio corpo, la propria voce e le proprie emozioni al personaggio avviene in fasi successive attraverso lo studio del personaggio e l'interpretazione. La messa in scena in teatro di un testo d'autore è il processo conclusivo del corso.

 

Accesso al corso con un anno di esperienza teatrale.

 

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III ANNO

corso avanzato

 

Riguarda il lavoro sull’attore nella sua completezza, sia nelle attività con il testo sia per la ideazione di spettacoli: interpretazione, studio del personaggio, corpo vocale, copione mimico e messa in scena. Scopo del lavoro è la creazione di uno spettacolo in tutti i suoi aspetti. 

 

Accesso al corso con due anni o più di esperienza teatrale.

 

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Più pensi a quello che stai facendo e più è difficile farlo

(annotazioni sul metodo di giocare in e col teatro)

Attraverso lo sviluppo dei giochi abbiamo sperimentato come ovviare all'inconveniente di tensioni ed inibizioni che bloccano l'allievo e l'allievo attore e come costruire un sano rapporto mente-corpo.

Il gioco permette infatti di esplorare i limiti delle proprie possibilità non solo fisiche correggendole, non con un allenamento ripetitivo e noioso ma con divertimento ed entusiasmo. E' sempre bene ricordare come con il termine jouer in francese e to play in inglese si intenda sia il giocare che il recitare per ricordarci che il teatro ed una scuola di teatro deve sempre tenere presente che senza la gioia della scoperta e del gioco il teatro non esiste.

Ma il gioco riesce a fare qualcosa di più: fa leva sull'immaginazione favorendo la creatività e permettendo la scoperta dei lati più nascosti della nostra personalità ma con un grande salvacondotto, con una buona e robusta rete qualche metro sotto di noi, infatti il gioco genera un clima di fiducia reciproca tra i partecipanti.

Come funziona il gioco? Giocando riusciamo a liberare la spontaneità (pensiamo ai bambini che immaginano di essere pirati, supereroi ed esseri volanti) mentre stiamo giocando siamo chiamati a dare risposte immediate a stimoli esterni e questo ci consente di superare le inibizioni provocate da una vigilanza eccessiva della nostra volontà e della nostra coscienza.

In qualche modo possiamo condensare quanto detto con la frase: più pensi a quello che stai facendo e più è difficile farlo.

Si può insegnare a NON bloccare il nostro naturale istinto a recitare, come possiamo imparare a NON bloccare il nostro naturale istinto a respirare

Qualsiasi merito possiamo avere come insegnanti di recitazione deriva dal fatto di aver dovuto affrontare tutti i problemi partendo da zero, siamo caduti in tutte le trappole e da tutte abbiamo dovuto tirarci fuori.

Forse proprio per questo crediamo che in teatro si debba soprattutto insegnare a NON bloccare la nostra abilità naturale ed il nostro talento, allo stesso modo in cui impariamo a riguadagnare anche la nostra innata capacità di respiro.

Il teatro è molto più naturale di quanto lo si voglia far passare, ci raduniamo in un luogo dividendoci in due gruppi, uno dei quali racconta delle storie all'altro: non vi è società conosciuta che non preveda questo rituale.

 

 

 

 

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